Evoluzione/1 (gli anni della nostra vita)

Posted by : Maurizio Oliveri | giovedì 25 marzo 2010 | Published in

2001-2003, prima del risincronizzatore

Caracas, Venezuela, 2001.
E' stato un anno determinante per la scoperta della malattia. Durante una lunga vacanza in Europa con mia moglie, è iniziato un fenomeno di scompenso cardiaco (accumulo di liquidi, affaticamento, e posteriormente, tosse, febbre, ecc.). Di ritorno dalla vacanza e ricoverato d'urgenza il giorno dopo, mi vengono fatte delle analisi cardiologiche che evidenziano una cardiomiopatia dilatativa con severo scompenso cardiaco. Vengo "ripulito" con dosi massicce di diuretici IV (intravenosi) ed altri farmaci. Contemporaneamente, inizio la classica terapia in atto per questa malattia, ovvero diuretici, ACE inibitori, betabloccanti e digitale.

Nel dicembre 2002, la situazione precipita e vengo colpito da una embolia (ictus cardioembolico) che intasa un'arteria del cervello. Bruttissimo episodio, resto paralizzato nella metà sinistra del corpo; per fortuna dopo meno di 24 ore i medici riescono a ristabilire il flusso sanguigno senza causare danni cerebrali (...evidenti almeno...). Da quel momento viene inserito un anticoagulante nella terapia (Coumadin) che tuttora prendo.

Aprile 2003, nasce Matteo, il nostro primo figlio. Il carico fisico ed emotivo mi fanno sentire ancora di più il peggioramento della malattia.

Ottobre 2003, in Italia, dopo un'attenta valutazione, mi viene proposto di impiantare un risincronizzatore biventricolare (ne parlo in un altro post). L'intervento risulta piuttosto complesso e lungo (8 ore) in quanto il catetere che dev'essere posto nel ventricolo sinistro non è di facile introduzione. Questo intervento viene fatto in anestesia locale, paziente sveglio e vigile (anche preoccupato e annoiato e dolorante!).

Risultati immediati e fantastici!! Il 2004 promette bene!


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