Nel lontano 2003, la mia cardiomiopatia dilatativa era abbastanza malandata. Avevo subito un peggioramento importante nell'ultimo anno. Ventricolo sinistro >70 mm. di diametro telediastolico, FE approssimativa del 20%.
Il mio primo figlio aveva 6 mesi di vita, ricordo che non riuscivo praticamente a caricarlo e tenerlo in braccio. Il sintoma principale era la mancanza di fiato o dispnea per affaticamento, ma anche a riposo a letto (la cosiddetta ortopnea).
Venni accompagnato a Bergamo, presso gli Ospedali Riuniti, per un incontro con il Dott. Paolo Ferrazzi, un'eminenza nei trapianti cardiaci in Italia. Dopo l'incontro, il Prof. Ferrazzi decise con il mio cardiologo Dott. Bellotti che un tentativo prima di andare definitivamente in lista d'attesa per un trapianto, poteva farsi impiantando un risincronizzatore biventricolare.
Il risincronizzatore biventricolare (CRT-D) è un apparecchio molto evoluto, che munito di 3 cateteri introdotti e fissati alle pareti del cuore, consente di svolgere una serie di attività di monitoraggio e controllo del ritmo cardiaco. In particolare:
- pacemaker, ovvero genera un ritmo basale (a riposo) che sostituisce e prevalica quello naturale cardiaco prodotto nel nodo seno-atriale
- defibrillatore (la D della sigla), ovvero tramite dei condensatori periodicamente ricaricati, è in grado di generare diversi tipi di scossa, che "resettano" il cuore quando esiste una tachicardia o aritmia.
- risincronizzatore (CRT, cardiac resinchronization terapy), ovvero inviando corrente ai due lati del cuore (sinistro e destro) permette di sincronizzare i battiti massimizzando l'effetto pompa e quindi la gittata cardiaca.
Vado molto orgoglioso di questa immagine a sinistra: è la scansione di una mia radiografia del torace eseguita pochi mesi fa; interessante vedere il dispositivo e relativi cateteri. Consiglio di cliccarla per vederla bene.
Il mio CRT-D è una versione precedente dell'attuale Contak Renewal 3 RF. Quello attuale mi è stato impiantato nel 2005, giacchè quello originale del 2003 è stato ritirato dalla casa produttrice in quanto modello ritenuto potenzialmente soggetto ad un difetto di infiltrazione di liquidi con conseguente malfunzionamento della funzione di defibrillazione.
Il mio CRT-D è una versione precedente dell'attuale Contak Renewal 3 RF. Quello attuale mi è stato impiantato nel 2005, giacchè quello originale del 2003 è stato ritirato dalla casa produttrice in quanto modello ritenuto potenzialmente soggetto ad un difetto di infiltrazione di liquidi con conseguente malfunzionamento della funzione di defibrillazione.
I benefici ottenuti dall'impianto di questo apparecchio nel mio cuore sono stati notevoli:
- diminuzione del senso di dispnea e ortopnea, affaticamento, ecc. già sin dal giorno stesso dell'intervento.
- miglioramento costante dei parametri emodinamici, frazione di eiezione, e rimodellamento del cuore, durante i primi 10-12 mesi dall'impianto. FE aumentata da 20% a 40%. VO2 max (prova da sforzo) aumentata da 9 lt. a 21 lt.
Mi risulta che l'impianto di questi dispositivi fosse ancora una pratica messa poco in atto all'inizio del secolo, mentre oggi fa parte del protocollo standard di trattamento di cardiomiopatie oltre una certa gravità.
Visto che la mia esperienza è stata estremamente positiva, non posso fare altro che consigliare a qualsiasi paziente con il mio problema, di informarsi e sicuramente di accettare questa soluzione quando proposta dal suo cardiologo.
Ho avuto un impianto di CRT-D nel maggio 2013, Fevs 17% e dispnea a riposo, ventricolo sinistro fortemente dilatato. Ad oggi Fevs 52%, cuore di dimensioni normali, Ecg normale, nessuna dispnea anche sotto sforzo importante. Ho potuto riprendere a camminare in montagna anche su percorsi lunghi e impegnativi. Spero che non peggiori ma per ora è tutto stabile da circa 3 anni.