(di)versamento abile

Posted by : Maurizio Oliveri | giovedì 4 novembre 2010 | Published in

L'altro ieri sono stato a Milano a fare la mia settima biopsia endomiocardica. Oggi mi hanno dato i risultati. Dopo le prime sei biopsie negative, questa volta è comparso un rigetto acuto lieve (1A) in uno dei tre prelievi analizzati. Mi hanno detto di non preoccuparmi, in quanto è un fenomeno lieve che non necessita modifiche nella terapia farmacologica. Da quanto ho capito si tratta di un processo infiammatorio che dovrebbe regredire nel tempo. Nel caso aumentasse si passerebbe al ricovero e all'uso di steroidi per via ev fino alla sua eliminazione. Un articolo completo in inglese è presente a questo indirizzo. Anche in versione pdf.

Tratto da benessere.com
Altra "chicca", continuo ad avere un versamento pericardico (liquido che si forma intorno al cuore, ovvero all'interno del pericardio, che è una "sacca" che contiene il cuore). Questo versamento continua a formarsi, praticamente da quando sono stato trapiantato. Già per due volte mi è stata praticata una pericardiocentesi, cioè l'aspirazione di questo liquido tramite un catetere infilato nel pericardio, partendo da una puntura nel torace. Per fortuna questo versamento non ha generato un "tamponamento", nel senso che non sta ancora ostacolando il lavoro del cuore; ma è anche vero che la possibilità che il liquido si riduca è molto bassa (questa è una mia opinione), per cui sono abbastanza convinto che a breve (settimana prossima) sarò sotto i ferri per la mia terza pericardiocentesi...

Per ora, attendo la prossima ecografia che farò a Savona lunedì p.v.

Vabbè, pazienza: è risaputo che dopo un trapianto, il primo anno è da considerare di assestamento. Dobbiamo mettere in conto queste cose. Versamento, citomegalovirus, rigetto, effetti collaterali dei farmaci, chi più ne ha più ne metta: siamo (di)versamento abili!

commenti

  1. Anonimo

    Va bene, dunque noi ci assestiamo al tuo ritmo, non abbiamo fretta, non abbiamo altro da fare eccettuato stare con te nelle sale d'attesa e nei corridoi degli ospedali e durante le degenze ed i ricoveri per tenerti compagnia.

    4 novembre 2010 alle ore 23:01