Vite parallele, la storia di Giovanni e Maurizio

Posted by : Maurizio Oliveri | venerdì 15 ottobre 2010 | Published in

Io con Giovanni al Don Gnocchi
Nel mio blog, salvo qualche accenno qui e là, non vi ho ancora parlato di nessun’altra persona nelle mie stesse condizioni; non illudetevi: ce ne sono tante, troppe… io nel mio percorso ne ho conosciute diverse, ognuno con le sue situazioni, i suoi problemi, le sue storie da raccontare…

Io però vi voglio parlare di una persona in particolare: Giovanni Amato. Giovanni è un mio coetaneo (38 anni) di Catania, che come me era stato “parcheggiato” al Don Gnocchi in attesa dell’arrivo di un cuore. Malattie simili ma non uguali (cardiomiopatia dilatativa la mia, ipertrofica la sua) con sintomatologie diverse (io, sempre affannato e con tendenza all’accumulo di liquidi, lui, con severi problemi di tachicardie e fibrillazioni).

Maurizio, Francesca e Giovanni. Tutti trapiantati
Giovanni ed io non abbiamo legato subito. Anzi, per le prime due settimane ci siamo praticamente ignorati. Ci studiavamo, come due cani che quando si incrociano si annusano velocemente ma poi ognuno riprende la sua strada… Finchè un giorno grazie a Maria, la moglie, abbiamo scambiato le prime due parole. Da quel momento è stato facile, quasi ovvio, legare. Condividere esperienze. Condividere paure. Condividere speranze. Giovanni è una persona semplice, all’apparenza un po’ chiusa e timida, ma carica di sentimenti genuini. Insieme, giorno dopo giorno, abbiamo trascorso la nostra degenza al Don Gnocchi, facendoci forza l’uno con l’altro. Nei miei giorni “no”, ricevevo ottimismo e conforto da lui, nei suoi giorni “no”, gli offrivo la mia spalla e gli davo speranza io.

La cosa che ci ha legato ancor di più, è che da quel momento abbiamo fatto un percorso incredibilmente simile: quando mi portano al Niguarda dal Don Gnocchi (05/08/2010) Giovanni “eredita” la mia stanza singola (lui era in una doppia). Io ricevo la prima segnalazione per un cuore (non andata a buon fine) il giorno 12/08.

Da: Maurizio
A: Giovanni

Ricevuto: 12 Ago 2010 21:14
Ciao caro ieri con tutto il casino non ti ho scritto. Alle 15 mi hanno detto che c’era segnalazione cuore buono per me. Mi hanno preparato e stanotte 01.30 mi hanno detto che purtroppo il cuore aveva un problema :( mi sono avvicinato al miracolo e per questa volta mi è sfuggito, ma siamo molto ottimisti.

Da: Giovanni
A: Maurizio
Ricevuto: 12 Ago 2010 21:31
Peccato speriamo che la prossima volta sia quella buona. Questi fatti non sono solo negativi, ma servono a darci la carica x poter andare avanti ci fanno capire che stanno pensando a noi, e come dici tu si diventa più ottimisti. Che peccato ciao ciao.
Relaxing moment

Da: Giovanni
A: Maurizio
Ricevuto: 15 Ago 2010 20:20
Forse c’è la possibilità di un cuore, vengono a prendermi, prega x me, ciao


Da: Maurizio
A: Giovanni
Ricevuto: 15 Ago 2010 20:25
Grandissimo! non ci posso credere! Adesso chiedo alle infermiere.


Da: Giovanni
A: Maurizio
Ricevuto: 16 Ago 2010 06:50
Sucazzaminchi da miseriazza unni è misa, la prossima volta sarà quella giusta. Ciao in che numero di stanza sei, io sono alla 23, se siamo nello stesso reparto ti vengo a trovare.


Giovanni viene a trovarmi in stanza al Niguarda, ma nel pomeriggio viene rimandato al Don Gnocchi in osservazione.

Da: Maurizio
A: Giovanni
Ricevuto: 17 Ago 2010 15:16
Ciao Giovanni, come va il morale? E il ritorno al Don Gnocchi tutto ok? Io oggi sto un po’ meglio, sempre incasinato coi liquidi faccio la sete (invece che la fame)!


Giovanni con me e mio figlio Matteo
Da: Giovanni
A: Maurizio
Ricevuto: 17 Ago 2010 16:14

Ciao Maurizio, al Don Gnocchi mi trovo meglio del Niguarda solo xche’ mi sento bene ma questo già te lo avevo accennato ieri, sto’ pian piano superando il colpo subito, inconsciamente secondo me psicologico guarda caso oggi è venuta la psicologa a trovarmi e abbiamo parlato un po’, mi ha trovato meglio, meno depresso forse è come dici tu che non capisce un cavolo, ho trascorso una nottata strana, ho fatto brutti sogni, mi sentivo stanco e non potevo respirare, non ho capito se fosse la realtà o no, stamattina mi sento bene, spero che vada sempre così. Mi fa piacere che ti senti meglio, mi dispiace per la sete, preferirei la fame. Il signore ha dato a noi queste disgrazie xche’ noi siamo più forti, più bravi, più belli, più simpatici, più idonei perché noi siamo più, e riusciremo a superare tutto questo. A sucaminchiazza da miseriazza buttana pistata unni è misa. Ciao ciao a presto


Lui viene chiamato come “riserva” per un trapianto il giorno 15/08 (segnalazione non andata a buon fine).

Da: Maurizio
A: Giovanni
Ricevuto: 17 Ago 2010 16:36
Ciao Giovanni! Bellissimo il tuo messaggio, carico di sentimenti, sincero e spiritoso. Sono contento di averti conosciuto anche se in questa mezza tragedia che condividiamo. Tieni forte pensa alla tua famiglia. Ce la faremo!! Sei GRANDE ti stimo per la tua sincerità. Ti abbraccio!



Grande Giovanni gioca con mio figlio Matteo
 Il giorno 17/08 ricevo la seconda segnalazione (stavolta quella buona) e il giorno 18/08 vengo trapiantato. Lo stesso giorno 18/08 per Giovanni è stata una giornata difficilissima: una serie di fibrillazioni ventricolari, con il defibrillatore in difficoltà, trascorrendo qualche minuto da incubo –il suo racconto fa venire i brividi-, più nell’aldilà che nell’aldiquà. Quel giorno Giovanni viene trasferito dal Don Gnocchi al Niguarda, e quando mi cerca in stanza viene a sapere che sono stato trapiantato.

Il giorno 26/08 rientro in reparto dalla rianimazione e Giovanni mi viene a trovare. Siamo in stanze diverse ma nello stesso reparto. In quel momento, siamo così vicini ma così distanti. Io ce l’avevo fatta. Ero stato trapiantato. Lui non ancora… Io mi sento triste per lui. Non era possibile che le nostre sorti, i nostri cammini, si separassero in questo modo. Con la mia famiglia abbiamo pregato per lui. Si meritava di risolvere la sua situazione!

Il giorno 01/09 arriva la seconda segnalazione per Giovanni, che viene ricoverato nella stanza di fianco alla mia (letto 36 lui, letto 35 io).

Da: Giovanni
A: Maurizio
Ricevuto: 1 Set 2010 17:06
Mi hanno detto che forse c’è un cuore x me


Passo a trovarlo. Gli do conforto, gli do carica. Gli dico di tenere duro. Gli dico che sarà la volta buona.

Maria, la moglie di Giovanni con mio figlio Diego
Da: Giovanni
A: Maurizio
Ricevuto: 1 Set 2010 23:18
Maurizio è forse la volta giusta mi stanno portando in sala operatoria tifa x me e sarai sicuro di vincere, la tua amicizia anche se ci siamo frequentati poco è una delle cose più importanti, lo sai casa mia è casa tua così pagheremo il muto insieme e quando avremo finito di pagare tabbiu fora a pirati to culu, sto scherzando lo pagherai da solo, sarai sempre nel mio cuore non in questo che sto x cambiare ma in tutti e due x la casa non preoccuparti è mia. Ci sentiamo e soprattutto ci vedremo e ti porto a mangiare la carne di cavallo naturalmente io ordino e tu paghi, salutami tua moglie ciao.


All’una e trenta del mattino lo vedo passare nel suo letto, destinazione sala operatoria! Giovanni è stato trapiantato esattamente 14 giorni dopo di me. L’intervento è andato bene. Il giorno 08/09 rientra in reparto dalla rianimazione. E’ un po’ dolorante, ma sta bene.

Da: Giovanni
A: Maurizio
Ricevuto: 8 Set 2010 16:46
Maurizio ciao sono il grande di Catania un po’ acciaccato ma tutto sommato sembrerebbe che anche questa volta ce l'abbiamo fatta sono alla 29 quando ti sarà possibile vieni a trovarmi . Ti ho pensato tanto l'effetto della anestesia mi gioca questi scherzi ti abbraccio forte a presto.


Il giorno 09/09 vengo dimesso e parto per Tradate, dove vado a fare la mia riabilitazione. Il giorno 16/09 Giovanni viene trasferito a Tradate nella stanza di fianco alla mia. Stiamo insieme a Tradate sino al giorno 06/10, perché io vengo dimesso d’urgenza e ritorno a Niguarda per una pericardiocentesi.

Ora che scrivo sono a Niguarda e lui è a Tradate. Probabilmente quando verrà dimesso da Tradate io sarò a Genova, o forse ancora a Niguarda. Le prossime biopsie a Niguarda non coincideranno. Le nostre strade sembrano essersi momentaneamente divise. Ci siamo promessi di incontrarci a Catania l’anno prossimo. Chissà quali altri scherzi e coincidenze ci offrirà la vita?

A proposito di Giovanni, prima di scrivere su di lui, è capitato di parlare con lui di questo blog, della mia voglia di scrivere e di raccontare la mia esperienza lungo questo tortuoso cammino.

Lui mi dice che il suo periodo “scuro” e difficile della sua malattia vuole che rimanga solo un ricordo, che vuole pensare solo al futuro. Piuttosto, mi chiede di condividere con lui e di pubblicare nella rete tramite il mio blog, qualche riga, qualche pensiero indirizzato al percorso di donazione e alle persone straordinarie che decidono di diventare donatori. Lui ha già scritto qualche riga; insieme lo rivediamo e lo completiamo. Il messaggio che ne è uscito è frutto del prossimo post. Si intitola “La vita è un dono meraviglioso”. L’ho montato a parte in quanto voglio che resti un messaggio accessibile direttamente da un link, senza mescolarlo con altri racconti e storie.

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