Mobilità sanitaria

Posted by : Maurizio Oliveri | lunedì 26 luglio 2010 | Published in

cortesia di sth475
In giorni recenti, mi è capitato di parlare con un paziente (a cui probabilmente dedicherò con più calma un altro post) che proviene dalla Regione Sicilia e che, come me, è in lista d'attesa per un trapianto cardiaco presso l'ospedale Niguarda di Milano. Anche lui si trova qui all'IRCCS S. Maria Nascente (Don Gnocchi) per monitorizzazione, riabilitazione e per semplificare la logistica di trasferimento qualora venisse chiamato per l'intervento.

ATTONITO vengo a sapere che la Regione Sicilia probabilmente non coprirà nella sua totalità le spese sostenute per questa degenza, per cui il ragazzo corre il rischio di essere rispedito a casa in Sicilia, oppure di dover sostenere privatamente i costi di una permanenza in zona Milano.

Mi spiegano che il problema varia da regione a regione, in parte perchè i budget delle ASL regionali sono diversi uno dall'altro, così come la loro situazione finanziaria. Inoltre la situazione è in parte dipendente dai flussi di entrata e uscita di pazienti nella regione e dai loro saldi, positivi o negativi.

In pratica: se una regione offre più cure mediche a pazienti non residenti, di quelle che i pazienti residenti ricevono fuori dalla regione, trattasi di saldi migratori attivi (l'ASL di quella regione "guadagna", consentitemi il termine). Se invece le prestazioni che i pazienti residenti nella regione ricevono fuori sono maggiori di quelle che la regione offre ai non residenti, trattasi di saldi migratori passivi (l'ASL è in deficit verso le altre ASL). Ovviamente (purtroppo) la situazione delle regioni del meridione è generalmente peggiore di quelle del settentrione, in quanto molti pazienti preferiscono venire al nord (soprattutto Lombardia e Veneto, più Liguria nel caso specifico di patologie infantili, grazie all'Ospedale Gaslini di Genova).

Così, ho deciso di investigare un po' la situazione, che viene definita con il termine di "mobilità sanitaria". Se volete leggere quello che ho trovato, continuate a leggere qui.


QUOTE

Il fenomeno della mobilità sanitaria interregionale nasce dal principio della libera scelta degli assistiti di muoversi verso una Regione diversa da quella di residenza per ottenere assistenza sanitaria. Poiché il finanziamento dei Servizi Sanitari Regionali è basato su un modello di allocazione territoriale delle risorse con l’attribuzione di quote pro-capite per ciascun cittadino residente e con il finanziamento delle strutture erogatrici con corrispettivi unitari per ciascuna prestazione, si pone la necessità di compensare tra Regioni i costi sostenuti per prestazioni rese a cittadini in ambiti regionali diversi da quelli che hanno ottenuto il finanziamento pro-capite. Le Regioni hanno pertanto condiviso un sistema di regole per la compensazione finanziaria di tali prestazioni raccolte nel Testo Unico per la compensazione interregionale della mobilità sanitaria (vedi nota in fondo). Tali regole non riguardano solamente aspetti di carattere tecnico, prevedono infatti anche un sistema condiviso di indicatori e controlli sulla appropriatezza della attività erogata, con particolare riferimento ai ricoveri.

La mobilità sanitaria riguarda non solo il territorio nazionale ma anche i Paesi Esteri. Le principali tipologie di assistenza riguardano i temporanei soggiorni in Paesi UE o con i quali vigono accordi di sicurezza sociale e le cure di altissima specializzazione, preventivamente autorizzate, che non siano ottenibili nel nostro Paese tempestivamente o in forma adeguata alla particolarità del caso clinico.

UNQUOTE

Ho controllato in modo abbastanza dettagliato questo documento. Intanto si determina l'utilizzo di un sistema di classificazione della casistica ospedaliera di ricoveri, basato su uno standard chiamato DRG (Diagnosis Related Groups). Questa classificazione si divide in tre macrogruppi:
  • N.91 DRG alta complessità
  • N.45 DRG potenzialmente inappropriati
  • N.492 DRG (casi restanti)
per un totale di 538 casi diversi di ricovero.

Nel documento esiste una tabella in cui ad ogni caso (ogni DRG) viene applicata una tariffa. Ebbene, questa tariffa dovrà essere conteggiata a favore della regione che effettua il ricovero, a carico della regione di residenza del paziente che viene ricoverato. Ovviamente stiamo sempre parlando di compensazione tra le varie regioni, per cui questo discorso non si applica sulle prestazioni eseguite nella stessa regione di residenza del paziente ricoverato.

Guardando con attenzione la tabella "TARIFFA UNICA CONVENZIONALE PER LE PRESTAZIONI DI RIABILITAZIONE OSPEDALIERA", verifico che per la specialità riabilitazione (Codice 56) che è quella che sto facendo all'IRCCS S. Maria Nascente (Istituto Don Gnocchi), la tariffa che la Regione Lombardia applicherà alla Regione Liguria (mia residenza), codice MDC (dove MDC sta per Categoria diagnostica principale) 05-APP. CARDIOCIRCOLATORIO, è pari a € 259,34/die, fino ai 60 giorni, dopodichè la tariffa scende a € 155,60. Per cui facendo due conti veloci, se uscissi oggi, la Regione Liguria dovrebbe compensare alla Regione Lombardia poco meno di € 18.000, a fronte di costi di degenza presso un istituto di riabilitazione.

Poi c'è il costo vero e proprio dell'intervento. Qui mi rifaccio al caso DRG 103, presente sulla tabella "TARIFFA UNICA CONVENZIONALE PER LE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA OSPEDALIERA PER ACUTI", alla pag. 16 del sopraccitato documento:

MDC: Pre
DRG: 103
Classe: Alta complessità (tipo C)
Descrizione: Trapianto di cuore o impianto di sistema di assistenza cardiaca
Costo unico: € 62.104,83 (fino ad un massimo di 70 giorni di degenza)
Qualora vengano superati i 70 giorni, costo aggiuntivo di € 597,67/die

Per ultimo, e per fare i conti in modo preciso, il testo cita: "le attività di trapianto investono anche una precedente fase di osservazione, prelievo e trasporto dell'organo che non viene valorizzata attraverso i DRGs e quindi non rientra tra le attività oggetto di compensazione". Praticamente, oltre ai costi del DRG, bisogna calcolare una addizionale:
  • a fronte dell'osservazione e il prelievo dell'organo, la tariffa da porre in compensazione è pari a € 2.605,55 per organo trapiantato, più € 328,49 forfettari (indipendente dal numero di organi) per l'operazione di trasporto dell'organo o degli organi.
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NOTE

Il Testo Unico per la compensazione interregionale della mobilità sanitaria è stato discusso per ultima volta a Roma, il 27 Gennaio 2010. Il link è: http://www.regioni.it/upload/mob_san_270110.pdf oppure  http://sossanita.it/Primo%20Piano/TU%20mobilita%20sanitaria%20Conf%20Regioni.pdf

La fonte della citazione è disponibile qui: http://www.regione.emilia-romagna.it/wcm/sederoma/sezioni/conferenze%20interistituzionali/argomento/mobilitasanitaria72.htm  

MDC = Major Diagnostic Category (Categoria diagnostica principale)

La foto dell'elicottero è cortesia di sth475 (http://www.flickr.com/photos/83791520@N00/)

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